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Il verde urbano in Italia

Le aree verdi nelle città svolgono determinanti funzioni di compensazione riguardo a quelli che sono gli effetti più negativi della pressione antropica sull’ambiente urbano. Il verde contribuisce a regolare il microclima cittadino: mitiga i picchi di temperatura, filtra e purifica l’aria dalle polveri e dagli inquinanti; inoltre, attenua i rumori e le vibrazioni, con un’azione positiva anche sull’inquinamento acustico. Infine, la presenza di verde soddisfa le esigenze ricreative e sociali della popolazione, contribuendo a migliorare la qualità della vita nelle città.

L’Istat dichiara come nel 2008 ci fossero circa 94 m2 di verde urbano pro capite nei capoluoghi di provincia(la disponibilità di verde urbano è espressa in termini di metri quadrati per abitante e si ottiene dal rapporto tra la superficie dei comuni capoluogo di provincia adibita al verde urbano e la popolazione media residente. La densità di verde urbano è la percentuale di territorio destinata alle aree verdi rispetto al totale della superficie dei comuni capoluogo di provincia)

I dati del RAPPORTO 2012 dell’Ispra sulle aree urbane mostra come in più della metà delle città italiane la superficie di verde pubblico sul totale del territorio comunale sia ancora scarsa, con valori inferiori o uguali al 5%. Le percentuali più basse (inferiori a 1%) si registrano in città del Centro-Sud (evidenziate in rosso): Taranto (meno dello 0,05%), Foggia (0,2%), Latina (0,5%), Arezzo (0,6%) e Potenza (0,9%). In 9 città la percentuale di verde è invece superiore al 20%, e in 6 di queste il verde urbano pubblico interessa più di un quarto della superficie comunale. Le 6 città con più verde sono, in ordine decrescente: Palermo (32,1%), Ravenna (29,9%), Brescia (29,1%), Ancona (28,1%), Roma (27,5%) e Monza (25,9%). Si osserva che di queste 6 città 3 sono del Centro Italia, 1 è ubicata al Sud e 2 al Nord.

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